Il superamento dell’agricoltura tradizionale e l’avanzamento dell’agritech
Con la crescita costante della popolazione prevista nei prossimi anni (si stima che saremo 10 miliardi di persone entro il 2050), è ormai chiaro come i tradizionali metodi di produzione agricola siano inadeguati per il sostentamento di così tante persone. Ovvero: il settore agricolo, a tutti i livelli – dalla grande azienda agricola fino al più piccolo degli agricoltori – non può esimersi dall’evolversi adottando sempre più innovazione e tecnologia.
Che cos’è l’Agritech
Non è un caso che già da qualche anno, a proposito del settore primario, si parli sempre più insistentemente di Agritech, o anche di agricoltura 4.0, che è la diretta evoluzione del concetto di agricoltura di precisione. Quando parliamo di Agritech ci riferiamo aun consistente impiego di tecnologia (non solo digitale) in ambito agricolo e allo lo sviluppo di strategie di produzione tramite l’analisi dei dati
Tramite il modello dell’agricoltura 4.0 il settore si sta fortemente evolvendo verso un modo di lavorare non solo più efficiente ma anche più controllato e quindi trasparente per il consumatore finale. Con l’approccio Agritech, ad esempio, è possibile:
- Calcolare precisamente il fabbisogno idrico di una coltura, evitando così sprechi
- Raccogliere informazioni evolutive e quindi effettuare una precisa anamnesi delle piante, al fine di rilevare con anticipo l’insorgenza di malattie o di parassiti
- Mappare la tracciabilità di una filiera, così da essere sempre certi di tutti i passaggi effettuati e quindi della qualità del prodotto finale
La riduzione di problematiche ed errori, permette quindi la produzione in massa di alimenti di alta qualità e soprattutto ecosostenibili: mantenere in salute il nostro pianeta risulta importante ora più che mai.